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Reggio Calabria: a distanza di 10 mesi, Cua Rizieri ha ottenuto la misura della semilibertà, con il permesso lavorativo dal lunedì al sabato dalle ore 8:00 alle ore 16:00, per poi fare rientro nell’istituto penitenziario vicino alla propria residenza
Era finito in manette in data 1 aprile 2019 Cua Rizieri, 41enne di Natile di Careri, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Milano, per un residuo pena di circa 4 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso e art 73 DPR 309 / 90. Tuttavia, a distanza di soli 10 mesi, Cua Rizieri ha ottenuto la misura della semilibertà, con il permesso lavorativo dal lunedì al sabato dalle ore 8:00 alle ore 16:00, per poi fare rientro nell’istituto penitenziario vicino alla propria residenza. A disporre la misura alternativa alla detenzione è stato il Tribunale di Sorveglianza di Napoli, in accoglimento dell’istanza presentata dai legali del Cua, Avv. Perone, del foro di Benevento, e Avv. Bavaro, del foro di Reggio Calabria, basata proprio sulla impeccabile condotta inframuraria tenuta dal Cua, esente da provvedimenti disciplinari, nonchè sulla circostanza che trattasi di fatti risalenti nel tempo, con un fine pena ormai imminente. Difatti, già il Magistrato di Sorveglianza di Reggio Calabria, nel novembre u.s., aveva accolto il reclamo proposto dall’Avv. Alessandro Bavaro, per violazione dell’art. 35 ter O.P., riconoscendogli 1795 giorni di sovraffollamento carcerario, con una riduzione effettiva di 179 giorni dalla pena da eseguire, estinguendo dunque la parte di pena c.d. ostativa alla concessione.