STRASBURGO: 25 ottobre 2018 – Carcere duro per Provenzano: la Corte europea condanna l’Italia

La sentenza del tribunale per i diritti umani fa riferimento al regime di 41 bis applicato al boss malato nel 2016 fino al giorno della sua morte.

Ancora una volta l’Italia viene bacchettata dalla Corte Europea di Strasburgo. Ennesima condanna perché decise di continuare ad applicare il regime duro carcerario del 41bis a Bernardo Provenzano, dal 23 marzo 2016 alla morte del boss mafioso. Secondo i giudici, il Ministero della Giustizia italiano ha violato il diritto di Provenzano a non essere sottoposto a trattamenti inumani e degradanti.

Allo stesso tempo la Corte di Strasburgo ha affermato che la decisione di continuare la detenzione di Provenzano non ha leso i suoi diritti. Il boss era morto all’età di 83 anni il 13 luglio del 2016 mentre si trovava ricoverato all’ospedale San Paolo di Milano ma da tempo le sue condizioni di salute si erano deteriorate:

Provenzano non era più in grado di seguire i processi in cui era imputato: le sue condizioni erano state certificate da alcune perizie mediche. Le sue condizioni di salute erano peggiorate di colpo nel 2012 dopo una cadute avvenuta all’interno del carcere di Parma.

Strasburgo: «Il carcere non è in discussione»

I giudici europei rilevano che la decisione del tribunale italiano di confermare il carcere duro per Provenzano anche dopo il peggioramento delle patologie non era giustificata. I documenti clinici confermerebbero che le condizioni cognitive del detenuto erano peggiorate progressivamente anche nel 2015 e 2016 ma nella decisione di rinnovare il 41 bis « manca una valutazione autonoma del ministero della Giustizia sulle condizioni di Provenzano». La sentenza puntualizza comunque che non è in discussione la necessità di trattenere il boss in carcere bensì che «la sua salute e il suo benessere non siano stati protetti, nonostante le restrizioni imposti dalla detenzione». La Corte, tuttavia ha respinto la richiesta di risarcimento di 150mila euro avanzata dai legali di Provenzano.

Pubblicato da AVVOCATO ALESSANDRO BAVARO

STUDIO LEGALE N. 0964311854

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